Osteocondrosi o osteocondrosi giovanile
Le osteocondrosi sono un insieme di patologie di tipo ortopedico che colpiscono bambini ed adolescenti che presentano ancora i nuclei di accrescimento osseo.
Queste sono caratterizzate da un processo infiammatorio e degenerativo dei nuclei di accrescimento osseo nel punto di attacco dei tendini più forti e potenti.
Tipologie di osteocondrosi
Le osteocondrosi possono quindi essere divise in base alla zona colpita:
- Morbo di Osgood Schlatter (uberosità tibiale/tendine rotuleo o osteocondrosi del ginocchio)
- Morbo di Haglund (tuberosità calcaneare/tendine d'Achille)
- Morbo di Kohler I e II (scafoide tarsale e secondo metatarso)
- Morbo di Sever (nucleo di accrescimento del tallone)
- Morbo di Perthes (nucleo di accrescimento dell'anca o osteocondrosi dell'anca)
Cause e sintomi dell'osteocondrosi
L'osteocondrosi si presenta a causa di un processo di riduzione della vascolarizzazione di quel preciso punto. Questa porta ad un processo di morte cellulare o necrosi che deforma la componente ossea.
Si presenta spesso in soggetti che praticano sport sottoponendo i muscoli, tendini ed articolazioni a stress.
Le cause di questa necrosi avascolare sono:
- Traumi
- Sport intenso
- Lavori pesanti
- Movimenti ripetuti
- Predisposizione genetica
L'adolescente che sviluppa osteocondrosi presenta dei sintomi molto specifici:
- Gonfiore locale
- Dolore al tatto
- Difficoltà ed impossibilità alla pratica sportiva
- Riduzione del completo range articolare
Molto spesso in fase iniziale i fastidi sono saltuari e sopportabili, ma non devono essere sottovalutati perché, se si evolvono portando il soggetto al blocco articolare, significa che si è in una fase avanzata della patologia in cui la necrosi avascolare ha portato ad una lacerazione di piccole parti ossee.
L'evoluzione è molto soggettiva e dipende dai sintomi che causa e dalla capacità di sopportazione del soggetto.
Prima si diagnostica, prima si interviene per curarla.
Stadi dell'osteocondrosi degenerativa
Il processo degenerativo può essere diviso in 4 stadi.
I primi due sono caratterizzati da iniziale processo degenerativo in cui non ci sono frammenti ossei, ma già è iniziato il processo di necrosi avascolare. I sintomi sono variabili ed ancora sopportabili.
Nel terzo stadio ci potrebbero essere dei frammenti ossei, ma ancora in sede. Questo consente di intervenire in maniera ancora conservativa per ridurre la necrosi e consentire un buon recupero.
Nel quarto stadio ci sta il rischio di dover intervenire con intervento chirurgico per stabilizzare i frammenti ossei. Per capire in quale stadio si è, basta fare una radiografia o risonanza magnetica nei casi più gravi per individuare il problema. Molto spesso già all'esame visivo e tattile si può diagnosticare la patologia.
Trattamenti
Le osteocondrosi sono delle patologie che tendono a regredire e guarire spontaneamente col tempo.
I tempi di recupero vanno da almeno 6 o 8 settimane di riposo, a qualche mese. Questo dipende molto da:
- Età del paziente
- Cause
- Grado della lesione
- Capacità di rimanere a riposo
- Stadio della patologia
Terapia conservative fisioterapiche per l'osteocondrosi
Spesso si consiglia di intervenire con terapie conservative fisioterapiche come:
L'uso dei farmaci può servire a ridurre la sintomatologia, ma se si può farne a meno sarebbe meglio in quanto non hanno alcun effetto sul processo rigenerativo.
L'intervento chirurgico, come detto, può essere utile negli stadi più gravi, ma solo se strettamente necessari in quanto possono esserci dei rischi post intervento come:
- Incompleta risoluzione
- Dolore
- Osteoartriti
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