In questo approfondimento vediamo in cosa consiste la frattura del metatarso, quali possono essere le cause e le cure, come si può tornare ad una piena funzionalità con l'aiuto della fisioterapia e quali sono i tempi di recupero dopo la frattura. 

Prima di tutto ciò però, vediamo alcuni cenni di anatomia per sapere come sono fatte e disposte le ossa metatarsali del piede.

Ossa metatarsali e altre ossa del piede

Cosa sono i metatarsi, la loro funzione, i disturbi più frequenti

I metatarsi sono delle piccole ossa lunghe posizionate nel piede, che collegano le ossa della caviglia con le dita.

Partecipano alla formazione scheletrica della volta plantare.

Metatarsalgia

La testa distale dei metatarsi rappresenta un importante punto di appoggio e di scarico del peso. Questo ci fa capire come mai uno dei disturbi più frequenti sia proprio la metatarsalgia.

La metatarsalgia è una condizione infiammatoria del punto di appoggio dei metatarsi a terra, condizione che può essere molto dolorosa e limitante per la vita quotidiana. 

Per questo è importante eseguire degli esercizi per la metatarsalgia che hanno come finalità:

  • Mantenere una buona articolarità del piede
  • Mantenere una buona elasticità di tendini e legamenti
  • Esercitare la propriocezione
  • Rinforzo della stabilità di piede e caviglia
  • Gestire la buona distribuzione del peso.

Le Cause della Frattura del Metatarso

Tutte le 5 ossa metatarsali possono essere soggetti a lesioni, ma quelli più compromessi sono in genere il quinto metatarso e quelli intermedi.

Le cause sono principalmente:

  • Traumi o impatti ripetuti
  • Errata distribuzione del carico
  • Eccessivo sovraccarico.

Cosa succede se si rompe il metatarso?

Rispondiamo ad alcune delle domande che più spesso ci vengono poste.

Quali sono i sintomi della frattura del metatarso?

Come precedentemente detto, i metatarsi sono delle ossa di scarico del peso. Questo ci fa capire quanto siano soggetti a stress durante il cammino o la corsa.

Una frattura o microlesione di un metatarso ci porterà a percepire:

  • dolore al tatto,
  • dolore al carico,
  • gonfiore,
  • difficoltà ed impossibilità alla deambulazione.

Come curare una frattura del metatarso?

Una frattura del metatarso implica nell’immediato un percorso medico con:

  • ingessatura a gambaletto,
  • scarico del peso per almeno 30 giorni,
  • successivo possibile uso di un tutore a gambaletto,
  • percorso riabilitativo di recupero funzionale.

Come viene fatto un gesso per frattura di metatarso?

Gesso frattura metatarso

In genere viene eseguita una ingessatura a gambaletto, con supporto o meno sotto le dita del piede.

Ovviamente bisogna deambulare con stampelle per evitare il carico, o in sedia a rotelle.

Quale è il tutore adatto per la frattura del metatarso?

Tutore per frattura metatarso

Il tutore viene in genere prescritto una volta che la frattura si è risaldata, ma è ancora presto per effettuare il fisiologico movimento del piede durante il passo.

Il tutore è quindi un gambaletto che consente il carico senza la rullata del piede: vedi immagine.

Quanto ci mette a guarire una frattura del metatarso?

Come ben sapete le fratture possono essere di diverso tipo:

  • composte,
  • scomposte,
  • esposte.

È ovvio che le tempistiche possono subire delle variazioni.

In genere una frattura composta del metatarso può impiegare tra i 20 e 30 giorni per riconsolidarsi, mentre una frattura scomposta vorrà almeno 30/40 giorni ed avrà un percorso di ritorno al pieno carico molto più graduale.

La frattura scomposta potrebbe anche necessitare di un intervento chirurgico, cosa sicuramente presente nelle fratture esposte.

L’intervento chirurgico in genere semplifica il processo riparativo, in quanto le ossa vengono rimesse in asse e avvicinate con mezzi di sintesi, ma il percorso di riconsolidamento può volere anche più di 60 giorni. La cosa positiva è che si può iniziare una cauta fisioterapia in tempi brevi, proprio per evitare di dover stare troppo fermi e favorire la riapposizione di materiale osseo.

In tutti i casi potrà presentarsi un forte gonfiore di piede e caviglia che può generare fastidi e limitazioni di movimento anche dopo il riconsolidamento osseo.

Il gonfiore è un normale sintomo, che purtroppo impiega diverso tempo a regredire a causa del fatto che il piede è la parte terminale del corpo e non muovendolo si generano stasi e ristagno.

Per questo motivo, in questi casi viene prescritta eparina, per evitare il rischio di coagulazione del sangue. Si consiglia inoltre di tenere la gamba un poco sollevata quando si è fermi.

I tempi di recupero completi della frattura del metatarso possono essere quindi riassunti così:

  • una media di 30/40gg prima di ricominciare a caricare gradualmente
  • almeno 2/3 mesi prima di ricominciare ad avere una sensazione omogenea di distribuzione di carico e ricominciare ad effettuare un attività sportiva di carico.

Quando tornare a camminare dopo frattura del 5 metatarso?

Anche nel caso di frattura del quinto metatarso che è forse quello più soggetto a traumi e fratture, possiamo considerare le tempistiche prima descritte. Come detto sopra, molto dipenderà soprattutto dal tipo di frattura.

Fisioterapia E Riabilitazione Dopo Frattura Del Metatarso

Il percorso riabilitativo inizia dopo aver tolto il gesso, ovvero quando l’osso è già consolidato oppure, se no lo è, ha dei mezzi di sintesi che lo tengono in asse.

Il percorso riabilitativo è graduale, e prevede 3 fasi distinte

Una prima fase, con:

  • massaggio e drenaggio manuale per ridurre il gonfiore,
  • graduali mobilizzazioni passive di piede e caviglia,
  • esercizi attivi fuori carico.

Seconda fase, con:

  • prosecuzione di massaggi e mobilizzazioni fuori carico,
  • graduale carico in stazione eretta,
  • recupero fase del passo.

Terza fase, con:

  • prosecuzione della fase due,
  • esercizi propriocettivi e stabilità sempre più difficili,
  • ritorno alla completa forza e stabilità di piede caviglia.

Quali sono le conseguenze della frattura del metatarso non curata?

Come tutte le fratture del corpo, se non ben curate, le conseguenze possono essere permanenti. 

In primis se no si segue il percorso medico, si potrebbe avere un riconsolidamento errato dell’osso con successivi dolori nella fase di carico o alterata mobilità della parte compromessa.

Successivamente, se non si esegue un buon percorso di recupero, si può andare incontro a diversi squilibri:

  1. Si possono generare squilibri posturali legati ad una errata distribuzione del peso. Questo può generare dolori accessori all’arto opposto o alla schiena.
  2. Si cronicizzano squilibri articolari della caviglia che se non ben riabilitata può rimanere più debole ed instabile, aumentando il rischio di storte continue.

Consigliamo quindi non di sottovalutare mai il percorso di recupero dopo una frattura di un metatarso. Bisogna sempre rivolgersi ad un Fisioterapista specializzato che possa consigliarvi i giusti esercizi e possa condurvi nel percorso di completo recupero.

Dove fare fisioterapia a Roma per la frattura del metatarso

Osteokinesis è il nostro centro di Fisioterapia a Roma in zona Montesacro/Talenti. Il centro si avvale di un team di fisioterapisti esperti che possono aiutare ogni paziente ad individuare il proprio percorso di guarigione, per tornare ad una completa mobilità del piede.

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